Le ricette di Natale della tradizione
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Info e Descrizione
Ogni anno, a Natale, le famiglie si riuniscono in un momento di gioia. Molti aspettano il periodo delle feste natalizie per dedicarsi ai propri affetti, per staccare la spina dalla vita di tutti i giorni e chi lo fa per gustarsi le ricette del Natale.
Nonostante il freddo, le case si illuminano con i camini accesi e l’ambiente pieno di lucine e calore. In Italia, il Natale è davvero molto sentito specialmente per il famigerato “pranzo di Natale”. Si può scegliere di passarlo a casa o al ristorante, ma in ogni caso, l’impegno di chi è in cucina sarà sempre al massimo. Non si può mica rovinare un pranzo di Natale!!
Le ricette di Natale della tradizione
In Italia, le ricette di Natale sono legate da sempre alla tradizione e questo significa che tutto ciò che viene messo in tavola è frutto di una lunga tradizione per la scelta degli ingredienti e la loro preparazione.
Ogni regione d’Italia conserva le proprie ricette e le custodisce gelosamente. Nelle grandi città, come nei borghi e nelle valli, la proposta di dolci tipici è davvero varia. Adesso vedrai 10 dolci che troverai sicuramente su una tavola imbandita durante le feste di Natale italiane.
Il Panettone, re indiscusso di Milano e della Lombardia. realizzato con un impasto lievitato a base di farina, acqua, lievito madre, uova, burro, frutta candita, scorzette di cedro e arancio e uvetta. Ma perché si chiama così?
Il suo nome deriva da “Pan de Toni”, prendendo spunto dal suo inventore Toni, uno sguattero che prestava servizio presso la Corte di Ludovico il Moro. Secondo la leggenda, il dolce nacque nel Quattrocento in seguito a un incidente avvenuto in cucina: il dolce per il banchetto, bruciato dal capocuoco degli Sforza.
A salvare tutto ci pensò proprio Toni che, con del lievito madre avanzato, miscelato a farina, uova, zucchero, cedro e uvetta, realizzò quello che tutti oggi conosciamo come il simbolo del Natale.
Il pandoro di Verona, ha origini molto antiche. Fu da subito considerato come variante del “Nadalin”, dolce tipico veneto dell’Ottocento. La sua nascita ha però una data precisa: 14 ottobre 1894, quando Domenico Melegatti depositò il brevetto ufficiale di questo dolce morbidissimo e profumato, considerato ancora oggi un intramontabile simbolo natalizio.
Il suo nome, invece, risalirebbe ai tempi della Repubblica Veneziana, quando si offriva un dolce tipico chiamato “Pan de oro”.
Dopo i due re del Natale, troviamo il Tronchetto di Natale tipico del Piemonte. Contiene infatti burro, mascarpone, uova, crema di marroni, panna e cioccolato, tutti ingredienti che lo rendono ricco e irresistibile.
La sua fora ricorda il ceppo di un albero da bruciare nel camino, durante la notte di festa.
Nell’Italia centrale, le regioni sfoggiano dolci natalizi come il Certosino (o Pan Speziale) a Bologna.
Il dolce viene realizzato con farina, mandorle, pinoli, miele, canditi, marmellata di mele cotogne o mostarda, cacao e cioccolato.
Il tutto è poi decorato con frutta candita, noci, mandorle e spennellato con miele caldo. La stagionatura è una fase fondamentale per la buona riuscita di questo dolce: perché il certosino sia veramente buono, dovrà infatti riposare per almeno 10 o 20 giorni.
In Toscana, non può mancare il Panforte di Siena. Era possibile trovarlo a Siena già nel 1200, quando coloni e servi portavano questo pane morbido come tributo alle monache del convento di Monte Celso.
Oggi l’impasto del panforte viene preparato con mandorle, frutta candita, spezie miste come cannella, chiodi di garofano, noce moscata, zenzero – il tutto legato da un delizioso sciroppo di miele e zucchero – e cotto in forno.
A Roma e nel Lazio è invece famoso un altro dolce, tipico del Natale: è il pangiallo romano.
Risale alla Roma imperiale, dove si usava prepararlo durante il solstizio d’inverno, come buon auspicio per il ritorno alle giornate lunghe. Il nome deriva dalla glassa che lo ricopre. Il ripieno invece è fatto da farina, noci, mandorle, nocciole, pinoli, fichi secchi, miele, cacao amaro e scorza di arancia, a cui viene spesso aggiunta anche la ricotta.
Scendendo nell’Italia del Sud, si scoprono le ricette dei più famosi dolci, famosi anche nel resto del Bel Paese.
Gli struffoli a Napoli imbandirono per prime le tavole Greche. È sempre stato un dolce di origine povera e fino a poco tempo fa, venivano preparati nei conventi e donati ai bisognosi direttamente dalle suore.
In Puglia, nel tacco del nostro Stivale, le cartellate sono le protagoniste. Coroncine di pasta aromatizzata, fritte e ricoperte di miele.
La tradizione vuole che la sfoglia, in cottura, assuma la forma delle fasce di Gesù Bambino. La loro storia è antichissima, addirittura alcuni la fanno cominciare intorno al VI secolo a.C.
In Calabria, tutto l’anno è costellato dai fichi e per Natale, certo, non potevano mancare.
I fichi chini (fichi ripieni), sono farciti con frutta secca, cioccolato e canditi. La curiosità è proprio nel come vengono serviti: sovrapposti a quattro a quattro a formare una croce.
Infine, la Sicilia, ci addolcisce le Feste natalizie con la cubaita, torrone tipico della città di Modica.
Una ricetta che arriva dal Medio Oriente realizzata con miele, sesamo, mandorle e buccia di arance e limone. Il trucco sta nella cottura, ovvero è necessario stare attenti a non bruciare il miele o le mandorle.
L’Italia è da sempre un faro nella gastronomia mondiale e sicuramente nessuno si è mai sbagliato su questo. Vieni a scoprire cos’altro offriamo! Almeno una di queste specialità merita un bel fine settimana natalizio, che ne dici? Scoprine di più, online!
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